venerdì 17 agosto 2007

Prima di richiuderle...

Le scoperte archeologiche che hanno bloccato i lavori per la messa in sicurezza della strada statale n° 17, specialmente le necropoli scoperte lungo il suo asse, stanno per tornare alla loro pace indisturbata, cioè sotto terra. Gli archeologi della Sovrintendenza di Chieti hanno quasi finito di svolgere il loro lavoro. Quelle antiche sepolture avranno svelato tutti i loro segreti? Dalla città romana di Peltuinium (Prata d'Ansidonia - San Pio delle Camere) al sito di Caporciano , senza dimenticare il famoso Guerriero di Capestrano o l'abitato fortificato di Castel del Monte, gli scavi praticati nella zona hanno rivelato un passato ricco ed un insediamento umano estremamente antico. Nei grottoni di Calascio, per esempio, "sono stati raccolti, oltre ai manufatti in pietra, resti ossei attribuiti all'uomo di Neanderthal." (1)

Ma avremo l'occasione di riparlare della storia e preistoria locale, magari intervistando un responsabile degli scavi. Nel frattempo, ecco le ultime fotografie della necropoli vestina, databile (XII-III sec. a.C) dall'età del Ferro all'età Arcaica, ma frequentata anche in età ellenistica. Tra gli oggetti scoperti nei corredi funebri: vasellame in bronzo, un dolio (grande vaso in impasto), una ricca collana in vetro, corallo, bronzo e ambra; un pendente in pasta vitrea raffigurante un volto umano maschile.


Per saperne di più: I Vestini , popolo delle montagne d'Abruzzo - Museo nazionale della preistoria d'Abruzzo
Ludovisi Idido, I Vestini. Storia di un popolo e delle sue antiche città scomparse , Cerchio, A. Polla, stampa 1987.

(1) D'Ercole Vincenzo, Sulle tracce del passato. Guida alle testimonianze archeologiche della provincia dell'Aquila , L'Aquila, Edizioni "Passo passo", stampa 2006.

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